Fare la rinoplastica a 18 anni: Pro e Contro

La rinoplastica, o chirurgia del naso, è uno degli interventi estetici più richiesti a livello globale e, non sorprendentemente, anche gli adolescenti si avvicinano a questa opzione. Decidere di sottoporsi a una rinoplastica a 18 anni può portare miglioramenti significativi all’immagine di sé e all’autostima, grazie alla maturazione fisica completa del naso e a un più rapido recupero post-operatorio. Tuttavia, è fondamentale considerare anche i possibili rischi chirurgici, le questioni emotive legate all’età e l’impatto economico dell’operazione, consigliando sempre il supporto di un chirurgo esperto e la riflessione matura sulla scelta.

I vantaggi della rinoplastica a 18 anni

Maturazione Fisica A 18 anni, la struttura nasale di solito ha raggiunto la sua maturità completa, rendendo questo momento ideale per la rinoplastica dal punto di vista fisico. Intervenire su un naso completamente sviluppato consente ai chirurghi di lavorare con una forma che non subirà ulteriori modificazioni significative nel tempo, garantendo stabilità ai risultati ottenuti.

Benefici Psicologici La rinoplastica può offrire benefici significativi sotto il profilo dell’autostima e dell’immagine corporea, specialmente per i giovani adulti. A questa età, l’aspetto estetico può influenzare notevolmente la socializzazione e il benessere psicologico. Modificare un tratto che può essere fonte di insicurezza o disagio può contribuire a migliorare la fiducia in sé stessi e l’accettazione del proprio corpo.

Recupero Rapido I giovani adulti tendono a recuperare più velocemente dopo gli interventi chirurgici rispetto agli adulti più anziani. Questo significa che il tempo di guarigione post-operatorio potrebbe essere ridotto, permettendo un ritorno più celere alle attività quotidiane e scolastiche o lavorative.

I svantaggi della rinoplastica a 18 anni

Considerazioni Emotive La maturazione emotiva è un fattore critico da considerare. A 18 anni, molti giovani sono ancora nel processo di definizione della propria identità. La decisione di modificare in modo significativo l’aspetto fisico potrebbe essere influenzata da pressioni esterne o da ideali di bellezza momentanei. È fondamentale che la scelta sia il risultato di una riflessione approfondita e supportata da una consulenza professionale.

Rischi Chirurgici Come per qualsiasi intervento chirurgico, esistono rischi specifici associati alla rinoplastica. Questi includono complicazioni come infezioni, sanguinamenti, o insoddisfazione per i risultati. Scegliere un chirurgo qualificato e con esperienza è cruciale per minimizzare questi rischi.

Costi Economici La rinoplastica è un investimento economico significativo e, a questa età, spesso sono i genitori a sostenere le spese. È importante valutare attentamente il rapporto costi-benefici dell’operazione e considerare le responsabilità finanziarie che comporta.

Devi sapere

Optare per una rinoplastica a 18 anni è una decisione che richiede un’attenta valutazione di pro e contro. Mentre i vantaggi possono essere significativi, soprattutto in termini di benessere psicologico e fiducia in sé, i rischi e le implicazioni a lungo termine non vanno sottovalutati. È essenziale consultarsi con professionisti esperti e discutere apertamente delle proprie aspettative e preoccupazioni prima di procedere con l’intervento.

Protesi seno a goccia o rotonde: quale scegliere?

La scelta delle protesi mammarie è uno degli aspetti più discussi e importanti in chirurgia estetica. Quando si decide di sottoporsi a un intervento di aumento del seno, emerge spesso il dubbio: protesi a goccia o rotonde? Questo articolo esplora le caratteristiche distintive di entrambi i tipi di impianto, aiutando a comprendere quale potrebbe essere più adatto a seconda delle esigenze individuali.

Caratteristiche delle protesi rotonde

Le protesi mammarie rotonde sono uno dei tipi più comuni scelti dalle donne che desiderano un aumento del seno. Queste protesi sono caratterizzate da una forma simmetrica che offre un aspetto più pieno e una maggiore proiezione nella parte superiore del seno. Sono particolarmente apprezzate per la capacità di conferire volume e per l’effetto esteticamente gradevole che riescono a creare.

La scelta delle protesi rotonde è spesso preferita da quelle donne che desiderano un seno visibilmente più grande e rotondo, tipicamente ricercato in contesti dove si desidera un look più audace o glamour. Un vantaggio significativo delle protesi rotonde è che la loro forma simmetrica riduce il rischio di deformazioni visibili nel caso si muovano all’interno del tessuto mammario.

Caratteristiche delle protesi a goccia

Le protesi a goccia, conosciute anche come protesi anatomiche, hanno una forma che imita la caduta naturale del seno. La parte superiore della protesi è più sottile, mentre quella inferiore è più piena, il che permette di ottenere un profilo più naturale rispetto alle protesi rotonde. Questo tipo di impianto è ideale per chi cerca un risultato più sobrio e meno appariscente, più vicino alla forma naturale del seno.

Queste protesi sono spesso scelte da donne che non desiderano un aumento eccessivo del volume superiore del seno o da quelle che partono da una forma del seno già ben definita e cercano un miglioramento sottile ma significativo. Un elemento da considerare è che le protesi a goccia richiedono una posizionamento molto accurato, poiché una rotazione dell’impianto potrebbe portare a risultati estetici meno soddisfacenti.

Fattori da considerare nella scelta

La decisione tra protesi rotonde o a goccia non dipende soltanto dalla forma desiderata ma anche dal tessuto mammario esistente, dalla struttura del torace e dalle aspettative personali. È fondamentale discutere approfonditamente con il proprio chirurgo estetico, il quale potrà valutare le caratteristiche anatomiche individuali e consigliare il tipo di protesi più adatto.

Inoltre, è importante considerare che ogni tipo di protesi ha specifiche indicazioni post-operatorie e può influenzare diversamente la sensazione al tatto e l’aspetto a lungo termine del seno. La scelta dovrebbe quindi essere guidata non solo dall’aspetto estetico ma anche dal comfort e dalla vivibilità con il nuovo seno.

Le protesi rotonde e a goccia offrono differenti benefici estetici e sono scelte in base a esigenze personali, caratteristiche fisiche e risultati desiderati. Le protesi rotonde sono ideali per chi desidera un seno più pieno e prominente, mentre quelle a goccia sono perfette per un aspetto più naturale e discreto. Consultare un esperto è essenziale per fare una scelta informata e sicura. La decisione finale deve essere una sintesi tra desideri personali, consigli medici e considerazioni pratiche legate alla vita quotidiana.

Ho la ginecomastia? Ecco come puoi saperlo!

La ginecomastia è una condizione caratterizzata dall’ingrossamento del tessuto mammario negli uomini, un fenomeno che può verificarsi in varie fasi della vita e influenzare significativamente l’autopercezione e il benessere emotivo di chi ne soffre. Riconoscere i segni e comprendere le possibili cause della ginecomastia è fondamentale per gestire efficacemente questa condizione e prendere decisioni informate riguardo le opzioni di trattamento. Questo articolo esplora i principali sintomi della ginecomastia, i fattori di rischio associati e l’impatto emotivo che può avere, offrendo al contempo consigli pratici per l’autovalutazione e la gestione.

Autoesame del petto

Per comprendere se si soffre di ginecomastia, è consigliato iniziare con un autoesame del petto. Palpando delicatamente intorno al capezzolo, si può percepire la presenza di una massa compatta e gommosa, tipica della ginecomastia. Un modo per distinguere il tessuto ghiandolare dall’eccesso di grasso è pizzicare il tessuto sotto il capezzolo; il tessuto ghiandolare si sentirà solido, mentre il grasso apparirà più morbido.

Sensibilità e dolore

La sensibilità e il dolore ai capezzoli sono tra i sintomi più comuni e distintivi della ginecomastia, particolarmente pronunciati quando il tessuto ghiandolare è predominante rispetto all’accumulo di grasso. Questo disagio può variare da lieve a intenso e può essere costante o apparire solo al tatto.

Questi sintomi dolorosi non sono solo fisici ma possono influire anche sulla vita quotidiana, limitando la scelta di abbigliamento o l’attività fisica a causa del fastidio o della paura di peggiorare il dolore. Il tessuto ghiandolare, essendo più denso e sensibile, può reagire negativamente a stimoli esterni come pressioni o urti, tipici durante attività sportive o anche a seguito di semplici movimenti quotidiani.

Inoltre, il dolore e la sensibilità possono essere accentuati da fattori ormonali, particolarmente durante periodi di fluttuazione ormonale come l’adolescenza o l’invecchiamento, quando il corpo subisce significative variazioni nei livelli di ormoni. In alcuni casi, la sensibilità estrema può essere indicativa di una condizione più grave, come un disordine endocrino, che richiede un’attenzione medica specifica per escludere altre possibili complicazioni.

È importante monitorare la persistenza e l’intensità di questi sintomi e considerare una consultazione medica per una valutazione accurata. Un medico può offrire consigli su come gestire il dolore e, se necessario, discutere le opzioni di trattamento, che possono includere terapie mediche o interventi chirurgici per ridurre il tessuto ghiandolare e alleviare i sintomi.

Aspetto dei capezzoli

L’aspetto dei capezzoli può fornire indicazioni significative sulla presenza di ginecomastia. Quando i capezzoli sono visibilmente gonfi e sporgono più del normale, ciò può essere interpretato come un segnale dell’alterazione del tessuto sottostante. Questa manifestazione fisica è spesso uno dei primi sintomi notati da chi soffre di questa condizione. Oltre al cambiamento nel profilo, la consistenza dei capezzoli può anche variare, diventando più elastica o sensibile al tatto. Queste modifiche sono il risultato dell’espansione del tessuto ghiandolare nel petto, che si distingue nettamente dal semplice accumulo di grasso. Pertanto, un cambiamento nell’aspetto dei capezzoli non solo è un indicatore visivo, ma anche tangibile di alterazioni potenzialmente significative a livello ghiandolare, che meritano attenzione e, se persistono, una valutazione medica per confermare la natura del problema e discutere le possibili opzioni di trattamento.

Fluttuazioni ormonali

a ginecomastia è spesso legata a significative fluttuazioni ormonali che possono influenzare vari aspetti della salute fisica e mentale. Queste variazioni ormonali possono essere il risultato di diversi fattori, tra cui età, condizioni mediche sottostanti, o l’uso di determinati farmaci.

Principali Sintomi Ormonali

Oltre agli evidenti cambiamenti fisici, le variazioni ormonali possono manifestarsi con sintomi come affaticamento marcato, che può limitare la capacità di svolgere le attività quotidiane con la solita energia. I cambiamenti dell’umore sono altrettanto significativi; possono includere episodi di irritabilità, tristezza o persino depressione, riflettendo l’instabilità ormonale. Inoltre, può verificarsi una riduzione dell’interesse o del piacere nelle attività precedentemente piacevoli, un sintomo comunemente associato agli squilibri ormonali che influenzano i neurotrasmettitori nel cervello.

Fattori Che Influenzano le Fluttuazioni Ormonali

  1. Età: Durante la pubertà e il processo di invecchiamento, i livelli ormonali nel corpo subiscono naturali cambiamenti che possono contribuire allo sviluppo della ginecomastia.
  2. Condizioni Mediche: Malattie come l’ipogonadismo, che comporta una produzione insufficiente di testosterone negli uomini, possono essere una causa diretta di alterazioni ormonali che portano alla ginecomastia.
  3. Farmaci e Sostanze: L’uso di farmaci come antiandrogeni, steroidi anabolizzanti e alcuni trattamenti per patologie psichiatriche possono alterare i livelli ormonali e favorire l’ingrossamento del tessuto mammario maschile.

 

blefaroplastica chirurgo estetico

Cosa evitare dopo la blefaroplastica: consigli del chirurgo estetico

La blefaroplastica è una procedura chirurgica molto popolare che mira a migliorare l’aspetto degli occhi rimuovendo l’eccesso di pelle e grasso dalle palpebre superiori e/o inferiori. Sebbene la blefaroplastica possa portare a risultati soddisfacenti, è importante essere consapevoli di ciò che si può fare e ciò che non si dovrebbe fare dopo l’intervento. In questo articolo, come chirurgo estetico, offrirò alcuni consigli su cosa evitare dopo la blefaroplastica.

Non toccare o strofinare gli occhi

Dopo la blefaroplastica, potrebbe essere naturale sentirsi tentati di toccare o strofinare gli occhi per alleviare il prurito o l’irritazione. Tuttavia, questo è qualcosa che dovrebbe essere evitato ad ogni costo. Toccare o strofinare gli occhi potrebbe causare danni ai tessuti delicati intorno agli occhi, provocando gonfiore, arrossamento e addirittura aumentando il rischio di infezioni. Inoltre, potrebbe causare lacerazioni alle suture, che potrebbero rendere necessaria una procedura di correzione. Il paziente dovrebbe evitare di toccare gli occhi finché il chirurgo estetico non lo autorizza.

Non sollevare pesi o fare esercizi intensi

Sollevare pesi o fare esercizi intensi potrebbe causare un aumento della pressione sanguigna, che potrebbe portare ad ematomi o sanguinamento intorno agli occhi. Per questo motivo, dopo la blefaroplastica, i pazienti dovrebbero evitare di fare esercizi intensi o di sollevare pesi per almeno 2-3 settimane. Ciò può aiutare ad accelerare il processo di guarigione e prevenire complicazioni indesiderate.

Non esporre gli occhi al sole o al vento

Dopo la blefaroplastica, i pazienti dovrebbero evitare di esporre gli occhi al sole o al vento per almeno 2-3 settimane. La luce solare diretta o il vento possono causare irritazione, bruciore e secchezza agli occhi, oltre ad aumentare il rischio di complicazioni. Inoltre, potrebbe essere necessario indossare occhiali da sole per proteggere gli occhi dall’esposizione solare. Il paziente dovrebbe consultare il chirurgo estetico per maggiori informazioni sulle precauzioni da prendere dopo l’intervento.

Non fumare

Fumare dopo la blefaroplastica può ostacolare il processo di guarigione e aumentare il rischio di complicazioni. Il fumo può ridurre la circolazione sanguigna, che può rallentare la guarigione delle ferite. Inoltre, il fumo può causare infiammazione e infezioni, che possono ritardare la guarigione. Per questo motivo, i pazienti dovrebbero evitare di fumare per almeno 2-3 settimane dopo l’intervento.

Non ignorare i sintomi di complicazioni

Dopo la blefaroplastica, è normale sperimentare un certo grado di gonfiore, ecchimosi e disagio intorno agli occhi. Tuttavia, se i sintomi peggiorano o se compaiono sintomi nuovi o inaspettati, potrebbe esserci una complicazione in corso. I pazienti dovrebbero monitorare attentamente i loro sintomi e contattare immediatamente il chirurgo estetico se notano qualcosa di strano. Le complicazioni possono includere sanguinamento eccessivo, infezioni, problemi di visione o cicatrici anomale.

In sintesi

La blefaroplastica è una procedura chirurgica efficace per migliorare l’aspetto degli occhi, ma è importante seguire alcune precauzioni per garantire una rapida e completa guarigione. Dopo l’intervento, i pazienti dovrebbero evitare di toccare o strofinare gli occhi, sollevare pesi o fare esercizi intensi, esporre gli occhi al sole o al vento, fumare e ignorare i sintomi di complicazioni. Il rispetto di queste precauzioni aiuterà a ridurre il rischio di complicazioni e a garantire una guarigione ottimale.

Come chirurgo estetico, mi preoccupo della salute e del benessere dei miei pazienti. Per questo motivo, è importante che i pazienti seguano le mie raccomandazioni postoperatorie per garantire una guarigione sicura e completa. Se hai intenzione di sottoporsi a una blefaroplastica o ad altre procedure di chirurgia estetica, assicurati di discutere tutte le tue preoccupazioni con il chirurgo estetico e di seguire attentamente le sue istruzioni per una guarigione ottimale.

durata blefaroplastica

Quanti anni dura il risultato della blefaroplastica chirurgica?

La blefaroplastica chirurgica, o intervento di chirurgia estetica alle palpebre, è uno dei trattamenti più richiesti per correggere la caduta delle palpebre superiori e le borse sotto gli occhi. Molti pazienti che si sottopongono a questo intervento si chiedono quanto dura il risultato della blefaroplastica chirurgica. In questo articolo esploreremo i fattori che influenzano la durata del risultato e cosa aspettarsi dopo l’intervento.

  1. Tecnica chirurgica e tecniche anestetiche La durata del risultato della blefaroplastica chirurgica dipende in gran parte dalla tecnica chirurgica utilizzata dal chirurgo. La tecnica più utilizzata è quella che prevede l’incisione sulle palpebre superiori e inferiori per rimuovere l’eccesso di pelle e grasso. Questa tecnica garantisce un risultato duraturo ma la durata può variare a seconda della tecnica anestetica utilizzata. In particolare, l’utilizzo dell’anestesia generale può influire sulla durata del risultato, poiché potrebbe compromettere la circolazione sanguigna e rallentare il processo di guarigione.
  2. Abitudini alimentari e stile di vita Le abitudini alimentari e lo stile di vita del paziente possono influire sulla durata del risultato della blefaroplastica chirurgica. Un’alimentazione equilibrata e l’assunzione di nutrienti essenziali per la salute della pelle e dei tessuti muscolari, come vitamina C ed E, possono contribuire alla guarigione più veloce e alla ripresa delle normali funzioni del corpo. Allo stesso tempo, l’abuso di alcol e il fumo possono compromettere il processo di guarigione, rallentando il processo di rigenerazione dei tessuti e riducendo la durata del risultato.
  3. Età e condizioni di salute del paziente L’età e le condizioni di salute del paziente possono influire sulla durata del risultato della blefaroplastica chirurgica. In generale, i pazienti più giovani tendono a recuperare più velocemente e a mantenere il risultato per un periodo più lungo rispetto ai pazienti più anziani. Tuttavia, anche i pazienti anziani possono beneficiare dell’intervento, a patto che siano in buona salute e che abbiano aspettative realistiche sulla durata del risultato.
  4. Trattamenti complementari Per mantenere il risultato della blefaroplastica chirurgica nel tempo, possono essere necessari trattamenti complementari come iniezioni di tossina botulinica o riempitivi dermici per ridurre le rughe e le linee sottili intorno agli occhi. Questi trattamenti possono migliorare ulteriormente l’aspetto del viso e prolungare la durata del risultato della blefaroplastica chirurgica.
  5. Follow-up e cura post-operatoria Il follow-up e la cura post-operatoria sono fondamentali per mantenere il risultato della blefaroplastica chirurgica nel tempo. Dopo l’intervento, il chirurgo fornirà al paziente istruzioni dettagliate per la cura delle ferite e per il recupero post-operatorio. È importante seguire queste istruzioni con attenzione, evitare lo sforzo fisico e proteggere gli occhi dall’esposizione al sole per alcune settimane dopo l’intervento. Inoltre, è consigliabile effettuare regolari controlli medici per verificare lo stato di salute e il mantenimento del risultato.

 

La durata del risultato della blefaroplastica chirurgica dipende da molti fattori, tra cui la tecnica chirurgica utilizzata, le abitudini alimentari e lo stile di vita del paziente, l’età e le condizioni di salute, i trattamenti complementari e la cura post-operatoria. In generale, il risultato dell’intervento può durare diversi anni, ma non è possibile prevedere con precisione per quanto tempo durerà. È importante seguire le istruzioni del chirurgo e effettuare regolari controlli medici per monitorare il mantenimento del risultato e intervenire tempestivamente in caso di complicanze. Con il giusto approccio e la cura adeguata, la blefaroplastica chirurgica può fornire un risultato duraturo e migliorare significativamente l’aspetto degli occhi e del viso del paziente.

Come sono le cicatrici dell’addominoplastica?

Cicatrice di chirurgia estetica dell’addome rilassato: dov’è l’incisione?

Nell’addominoplastica, l’incisione si trova sopra l’area pubica ed è responsabilità del chirurgo personalizzare la cicatrice in modo che rimanga nascosta all’interno della mutandina. Infatti, è molto importante che la cicatrice sia sempre nascosta, che si tratti di una micro addominoplastica, di un’addominoplastica tradizionale o di un’addominoplastica ad anello. In generale le cicatrici in addominoplastica sono di buona qualità, ma in alcuni casi possono essere più in rilievo e più rosse del normale (in questo caso si parla di cicatrici ipertrofiche) e raramente di cattiva qualità (in questo caso si parla di cicatrici da chelazione ).

Da cosa dipende la qualità della cicatrice?

La qualità di una cicatrice dipende da tre fattori:

  • Predisposizione dei pazienti alla buona cicatrizzazione oppure a quella ipertrofica o cheloidea
  • Tecnica di sutura dei piani anatomici corretta
  • Cura della cicatrice da parte del paziente entro 12-18 mesi dall’intervento chirurgico, tempo necessario alla completa maturazione della cicatrice, mediante unguento, compressione, ecc.

Le cicatrici in tali procedure miglioreranno sempre più nel corso degli anni e rimarranno visibili se il paziente si spoglia.

Ne vale la pena?

Questa è una domanda fondamentale perché se si considera le caratteristiche della cicatrice residua (e cioè molto lunga) si potrebbe essere tentati a sostenere che l’intervento non vale la pena. In effetti se il rilassamento addominale è lieve o moderato, l’intervento migliora l’estetica della pancia rassodandola e peggiora l’estetica della pancia lasciando una cicatrice lunga. Probabilmente non si ottiene un vantaggio netto. Se invece la pancia ha un rilassamento marcato o severo, l’intervento rassoda la pancia ottenendo un grandissimo beneficio e crea una cicatrice lunga riducendo un po’ il beneficio ma ottenendo comunque un vantaggio consistente.

L’addominoplastica quindi vale la pena quando si tratta di rassodare una pancia estremamente rilassata. Non vale la pena quando serve a correggere solo un piccolo rilassamento.

Tecnica di anestesia del trapianto capelli

L’esclusiva tecnica di trapianto di capelli Micro FUE HD viene eseguita solo in anestesia locale, iniettando l’anestetico direttamente nella zona interessata. Le tecniche di tricologia microchirurgica prevedono la rimozione di unità follicolari con punzoni di diametro inferiore a 0,7 mm. Il trauma causato da questa procedura è minimo, paragonabile a quello di un ago di medio calibro. Non c’era incisione sul cuoio capelluto, quindi non sono stati suturati lembi e non sono rimaste cicatrici.

Anestesia locale per il trapianto capelli

La procedura viene quindi eseguita in anestesia per infiltrazione locale. Sono iniezioni indolori eseguite nell’area interessata dalla rimozione dell’unità follicolare, seguite dall’impianto. Questo tipo di anestesia può controllare efficacemente il dolore durante tutta la procedura. Infine, l’effetto analgesico si mantiene ancora a lungo, quindi il paziente non avverte dolore anche dopo l’operazione.

Poche ore dopo la fine del trapianto di capelli l’effetto dell’anestesia termina. Grazie alla procedura minimamente invasiva, i pazienti sottoposti a intervento chirurgico con la tecnologia Micro FUE HD non avvertono dolore durante il periodo postoperatorio.

In alcuni casi può essere opportuna l’anestesia generale?

La tecnica Micro FUE ha un grado di invasività talmente basso da non richiedere in nessun caso l’impiego dell’anestesia generale. Quando invece si esegue la tecnica FUT (espianto di una losanga di cuoio capelluto dalla zona donatrice con scollamento ampio) l’intervento è molto più cruento e potrebbe essere opportuno procedere con una tecnica d’anestesia più profonda come l’anestesia locale+ sedazione oppure l’anestesia generale.

Preparazione all’intervento e all’anestesia

Prima di sottoporsi all’intervento di trapianto capelli devi fare gli esami del sangue e l’ECG. Se si verificheranno valori non corretti sospenderemo l’intervento per procedere con ulteriori accertamenti. Se hai problemi di coagulazione del sangue, non potrai fare l’intervento. Alcuni farmaci come la cardioaspirina sono assunti per fluidificare il sangue. Il trapianto non può essere eseguito se stai assumendo farmaci di questo tipo.

Fumare fa male alla salute e fa male ai follicoli trapiantati. E’ consigliabile che tu smetta di fumare alcuni giorni prima dell’intervento e per i giorni successivi allo stesso. Se non smetti di fumare si potrebbe verificare una minore sopravvivenza dei capelli trapiantati. se poi smetti di fumare del tutto, allora avrai fatto la scelta giusta.

Per qualche giorno dopo il trapianto capelli dormirai con uno speciale cuscino che ti tiene la testa leggermente sollevata. Ciò ha la finalità di aiutare il deflusso del gonfiore che naturalmente tenderebbe a formarsi nell’area operata. Il personale ti fornirà tutte le indicazioni post operatorie da osservare con molta attenzione.

 

Lipofilling al viso, modella e ringiovanisce

Il lipofilling o l’innesto di grasso è stato oggetto di interesse per i chirurghi plastici per decenni e la sua applicazione e i suoi risultati non sono sempre costanti e riproducibili. I recenti progressi nelle conoscenze biologiche di base e l’introduzione di nuove tecnologie hanno portato a una rivoluzione nella chirurgia estetica e ricostruttiva con indicazioni sempre più frequenti.

Naturalmente, questo cambiamento è legato al fatto che le cellule staminali totipotenti sono presenti nel tessuto adiposo, il che apre la strada alla cosiddetta medicina rigenerativa, con straordinarie applicazioni in chirurgia estetica e ricostruttiva. Nel tessuto adiposo, come nel midollo osseo, oltre agli adipociti, ci sono cellule staminali totipotenti, che hanno il potenziale di differenziarsi in cellule di diversi tessuti; o trapianto di grasso), queste cellule staminali sono vitali e in grado di differenziarsi, mentre gli adipociti primitivi sono solo parzialmente sostenibili.

Le cellule staminali trasferite hanno anche la capacità di formare nuovi capillari (neovascolarizzazione), contribuendo a una migliore nutrizione locale nell’area trapiantata.

L’aumento di grasso, inteso quindi come trasferimento di cellule adipose, ma soprattutto staminali, ha obiettivi e potenzialità differenti: in particolare rimpolpamento e rigenerazione. L’aumento di volume è particolarmente utile a livello di zigomi, guance, tempie e mento, mentre gli ingredienti rigenerativi vengono utilizzati innanzitutto per ripristinare la pelle danneggiata dal tempo e dai raggi solari, in particolare su guance e labbra. Più luminosità e tono, riduce le rughe e migliora visibilmente i traumi e le cicatrici da acne.

Quello che sembra un intervento banale è in realtà piuttosto complesso e varia a seconda degli obiettivi perseguiti. Nel caso di aumento del volume principalmente su richiesta, è richiesta non solo una corretta comprensione dell’anatomia estetica del viso, ma anche la conoscenza dei cosiddetti “compartimenti adiposi” facciali che devono guidare il chirurgo per una corretta programmazione. In questi casi l’iniezione di tessuto adiposo, opportunamente preparata secondo tecniche consolidate, deve quindi essere mirata e profonda. Una buona empatia medico-paziente è la base per formulare risultati armoniosi naturali. Nel caso dell’obiettivo rigenerativo di base del ringiovanimento cutaneo, un altro tipo di preparazione deve essere eseguita prima dell’iniezione e deve essere eseguita superficialmente utilizzando tecniche e mezzi diversi per garantire gli aspetti più benefici del trattamento.

Rinofiller, rifare il naso senza chirurgia

Il trattamento di rinofiller è un metodo non chirurgico che permette di migliorare rapidamente i contorni del naso correggendo alcune imperfezioni iniettando filler volumizzanti riassorbibili. Grazie al rinofiller è possibile migliorare rapidamente i contorni del naso correggendo alcune imperfezioni iniettando il filler all’acido ialuronico. Possiamo pensare ai filler nasali come a una tecnica liquida di rinoplastica non chirurgica che è possibile eseguire quando la piramide nasale possa essere modellata aumentando il volume del naso in alcune zone.

Il rinofiller comporta quindi l’infiltrazione di acido ialuronico con una densità adeguata allo scopo con la finalità di correggere alcuni inestetismi del naso come ad esempio:

  • gobba del naso
  • punta cadente
  • dorso irregolare
  • punta poco sporgente

Ovviamente, questo trattamento presenta alcune limitazioni nella correzione dei difetti, infatti non è possibile correggere nasi sovradimensionati, setti deviati e altri problemi respiratori.

I trattamenti cosmetici per i filler nasali sono efficaci nei seguenti casi:

  • naso aquilino non severo
  • punta del naso non armonica
  • naso a sella
  • irregolarità del profilo nasale
  • revisione di rinoplastica

Il rinofiller è un trattamento ambulatoriale che non richiede anestesia ed è praticamente indolore. I risultati sono immediatamente visibili. La seduta dura circa 20 minuti e si conclude con l’applicazione di un cerotto che verrà rimosso dopo alcune ore e quindi non sarà necessario applicare altri cerotti. Gli effetti rimodellanti di questi prodotti durano in media un anno e i trattamenti possono essere ripetuti nel tempo. Il costo è relativamente contenuto (circa 300/800 euro a seduta), soprattutto rispetto alla rinoplastica chirurgica.

Il rinofiller non è consigliato quando il paziente desidera ridurre le dimensioni della piramide nasale. Questa tecnica di rinoplastica liquida è indicata per quei casi che possono essere corretti aumentando leggermente il volume di alcune zone del naso. Quando la gobba del naso viene trattata con il rinofiller, la tecnica prevede che la stessa vada nascosta aumentando il volume del dorso a monte e a valle.