Il problema della perdita dei capelli è piuttosto diffuso nel mondo occidentale (Europa e Nord America) mentre è relativamente meno frequente in Asia, Africa e Sud America. Ovviamente questa è una semplificazione statistica che comunque evidenzia come il meccanismo della caduta follicolare abbia origini genetici. Il soggetto calvo ha una elevata probabilità di essere di etnia bianca.

Comunemente si utilizza il termine “calvizie” per indicare la cosiddetta “alopecia androgenetica”, che è la più comune forma di diradamento.

Un’altra tipologia di calvizie è l’ “alopecia areata”, ovvero la comparsa di chiazze glabre circolari (anche nella barba). Raramente ci sono segni visibili sulla pelle (atrofia o rossori) e i capelli ai margini della chiazza sono sottili e deboli, quasi trasparenti. Le cause sono da ricercarsi in uno stato ansioso, depressivo o di stress. La patologia è reversibile nella maggior parte dei casi.

Un’altra tipologia di calvizie è la “alopecia fronto-parietale” maschile. Si riconosce perché l’attaccatura dei capelli assume una forma ad “M” e fronte e tempie risultano molto ampie. Clinicamente viene distinta dalla forma comune di calvizie perché non sempre questo tipo di diradamento sfocia nell’alopecia androgenetica.

Appartenente all’universo femminile è l’ “alopecia post gravidica”, che compare a pochi mesi dal parto e si risolve spontaneamente. La causa è da ricercare nell’aumento della prolattina caratteristico di questa fase e alla diminuzione brusca degli estrogeni.

L’ “alopecia da trazione” è un’altra forma di diradamento più comune nelle donne perché la causa scatenante è lo stress meccanico provocato dalla messa in piega, e da particolari acconciature. Nei casi più comuni i capelli vengono spezzati dalle continue sollecitazioni e la soluzione è la sospensione dei trattamenti cosmetici abituali. Nei casi più gravi invece, compaiono eritema e desquamazione che possono determinare danni permanenti. Questo è il motivo per cui alcune donne notano un diradamento in prossimità della scriminatura dei capelli: pettinandosi in questa zona la trazione meccanica è più aggressiva e ripetuta.

L’ “alopecia da trauma psico-fisico” è la comparsa di un’area priva di capelli in seguito ad un trauma. Infatti, il blocco prolungato della microcircolazione sanguigna locale provoca il “soffocamento” dei bulbi piliferi. In questo caso la soluzione ottimale è il trapianto dei capelli che restituisce i follicoli con aspetto naturale.

Altre tipologie di calvizie e di diradamenti possono essere determinate da carenze alimentari (con conseguente indebolimento anche delle unghie), oppure possono essere generate da determinati farmaci (dette iatrogene. Sono risolvibili con la sospensione dell’uso del prodotto), da radioterapie o dal decorso di alcune malattie.

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