Da una parte la riscoperta di un’immagine femminile dalle forme sinuose e dall’altra la sicurezza data dai materiali di impianto e dalle procedure, hanno fatto di questo intervento uno dei più richiesti in chirurgia estetica. L’obiettivo della mastoplastica additiva è aumentare il volume del seno in donne affette da ipoplasia (scarso sviluppo della ghiandola mammaria) o riempire un seno vuoto e moderatamente rilassato.

Mastoplastica additiva pre operatorio

Nel periodo precedente all’intervento di chirurgia estetica del seno (1 settimana) è bene ridurre il fumo e non bere alcolici. È vivamente sconsigliato assumere Aspirina o altri farmaci con lo stesso principio attivo che aumenta il sanguinamento in fase operatoria. Il chirurgo prescriverà una serie di indagini ematochimiche da eseguire per accertarsi del corretto stato di salute della paziente.

Mastoplastica additiva intervento

Dall’ incisione praticata lungo il margine inferiore dell’areola, esattamente sul margine di contrasto tra cute e mucosa, viene inserita la protesi. Questa può essere posizionata dietro la ghiandola mammaria o dietro il muscolo pettorale. La tipologia di intervento viene concordata con il chirurgo in fase di visita preliminare e la scelta del tipo di protesi e la sede d’impianto (retroghiandolare o retromuscolare) dipende dal tipo di tessuti e di corporatura della paziente. Al termine dell’intervento, vengono inseriti i drenaggi. Nell’immediato postoperatorio sono previsti bendaggi ad azione compressiva. Il secondo giorno si rimuovono i bendaggi mantenendo la fasciatura. Ad una settimana, dopo un controllo, vengono sostituiti i bendaggi compressivi. I punti vengono rimossi l’ottavo giorno. Una volta tolti i punti è necessario usare per un mese un reggiseno compressivo.

Per evitare l’indurimento del seno dato da un fenomeno di incapsulamento dell’impianto, vengono utilizzate protesi testurizzate e consigliati massaggi linfodrenanti postoperazione. Con il tempo, il naturale processo di invecchiamento potrà rendere necessario un lifting della zona per sollevare nuovamente i tessuti. Il chirurgo allora potrà consigliare un intervento di mastopessi.

Anestesia

L’aumento del seno si può eseguire in anestesia locale con sedazione oppure in anestesia generale. La scelta del tipo d’anestesia va fatta dopo la raccolta dell’anamnesi specifica della paziente.

Durata

30 minuti

Mastoplastica additiva cicatrici

Sottili e poco visibili perché posizionate esclusivamente attorno all’areola e camuffate dal naturale contrasto tra la mucosa del capezzolo e la pelle del seno.

Mastoplastica additiva costo

Il costo medio di una mastoplastica additiva è all’incirca di 7.000 €, ma può variare dai 6.000€ ai 7.500 € a seconda del tipo di tessuti della paziente, della sede di inserimento della protesi e dal tipo di intervento programmato. L’esito di una mastoplastica additiva è permanente. Tuttavia, è bene ricordare che dopo 10-15 anni deve essere fatta una visita per verificare l’ottimo stato delle protesi.

Mastoplastica additiva rischi

Tale intervento può comportare, in casi isolati, emorragie o infezioni che possono anche richiedere la rimozione delle protesi. Anche se si cercherà di rendere i seni per quanto possibile uguali, dopo l’intervento potrebbero non risultare identici nella dimensione e nella forma. Quest’ultima, poi, potrebbe non corrispondere a quella programmata; le protesi potrebbero presentare onde o grinze che possono essere anche palpabili o addirittura visibili qualora la paziente presenti una scarsa quantità di tessuto mammario con cui coprire le protesi. Può altresì verificarsi disagio o intorpidimento, anche prolungato, dei seni o dei capezzoli. Si tratta generalmente di un fenomeno transitorio, che può talora risultare duraturo o permanente. la mastoplastica additiva può inoltre provocare la formazione di tessuto fibroso intorno alla protesi, la cui particolare conformazione potrebbe causare un’innaturale fermezza del seno tale da richiedere un ulteriore intervento e l’eventuale rimozione delle protesi. L’allattamento al seno può, in rari casi, non essere possibile dopo l’intervento.

Può sporadicamente accadere che, come conseguenza di un trauma o a causa di un difetto di produzione della parete della protesi, si produca la deflazione della protesi stessa: ciò può richiedere la sostituzione dell’impianto. Da alcuni studi effettuati in materia si evince che le donne con protesi possono avere maggiore difficoltà a riconoscere il cancro al seno. A tale proposito, è importante che le donne che subiscono questo intervento effettuino mammografie di qualità, realizzate da radiologi specializzati con una certa esperienza in materia.

Approfondimenti: Foto mastoplastica additiva